ARTICO CHIAMA ITALIA Altre conferme dal modello Americano
Il modello meteorologico Americano GFS, anche nell’aggiornamento di oggi, lunedì 10 febbraio, continua a indicare la possibilità che un lobo del vortice polare si distacchi dal Polo Nord.
Questo fenomeno, dovuto allo Stratwarming in corso, sarebbe diretto verso l’Europa, con conseguenze significative anche per l’Italia.
Evoluzione della situazione
Negli ultimi quindici giorni, il vortice polare è rimasto particolarmente compatto, trattenendo le masse d’aria fredda nelle zone polari e limitando le incursioni di aria gelida verso l’Europa e il Mediterraneo.
Tuttavia, secondo le ultime proiezioni del modello GFS, nei prossimi giorni si prospetta una svolta: un moderato riscaldamento stratosferico (Stratwarming) potrebbe portare a un indebolimento del vortice polare, favorendo la discesa di masse d’aria molto fredda verso latitudini più basse.
Cos’è lo Stratwarming?
Lo Stratwarming è un riscaldamento anomalo della stratosfera che, in questo caso, viene classificato come moderato.
Le temperature potrebbero aumentare fino a +30°C intorno ai 10 hPa (circa 31.000 metri di quota), rallentando i venti stratosferici e causando la frammentazione del vortice polare.
Di conseguenza, una delle sue porzioni potrebbe spingersi verso sud, determinando un’ondata di gelo sull’Europa e sull’Italia.
Secondo le simulazioni dei principali modelli previsionali europei, il terzo e ultimo mese dell’inverno meteorologico potrebbe concludersi con un evento di freddo intenso, caratterizzato da temperature rigide e nevicate fino in pianura.
Previsioni per i prossimi giorni
L’afflusso di aria gelida dal Nord dovrebbe iniziare venerdì 14 febbraio, ma il picco del freddo si avrà nei giorni successivi, con temperature che potrebbero scendere fino a 14-16°C al di sotto della media climatica del periodo 1979-2010.
Si prevede che le temperature possano toccare i -30°C alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri di altitudine).
Inoltre, l’arrivo di una perturbazione in concomitanza con l’aria polare potrebbe favorire nevicate abbondanti su Alpi e Appennini, ma anche su diverse aree di pianura del Centro-Nord.
Per conoscere nel dettaglio l’andamento delle temperature regione per regione e le zone dove sarà possibile vedere la neve fino in pianura, è possibile consultare gli aggiornamenti su www.meteomag.it.
Dall’elaborazione del modello prevista per Giovedì 20 Febbraio, si evince che il lobo polare potrebbe espandersi su tutta l’Europa, determinando condizioni climatiche estreme (clicca per ingrandire):

Anche il modello Europe scommette sulla discesa di aria gelida sul vecchio continente, ma vista la distanza temporale dell’evento, potrebbero esserci ulteriori aggiornamenti nelle previsioni.
Si consiglia quindi di restare informati attraverso le analisi costanti su www.meteomag.it per monitorare l’evoluzione della situazione.